Con “Risparmio in pillole” spesa farmaceutica ridotta di circa 100 mila euro
Con il progetto “Risparmio in pillole”, promosso dall’hospice – Cure Palliative dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST) Lariana, dall’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) dell’Insubria e da Il Mantello Associazione di volontariato, dall’attivazione ad oggi è stata ridotta la spesa per i medicinali destinati ai pazienti delle cure palliative domiciliari di circa 100 mila euro.
L’iniziativa, partita a metà del 2014, ha consentito la ridistribuzione di migliaia di confezioni di medicinali donate dalle famiglie di pazienti dopo il decesso. Il tutto tramite una procedura rigorosa di selezione e catalogazione dei farmaci, validata e monitorata dall’ATS, che coinvolge anche l’Unità Operativa di Farmacia dell’ASST. Tra i farmaci ricevuti, quelli che non sono impiegati nelle cure palliative vengono a loro volta donati all’Ambulatorio della Caritas di Como che segue ogni anno circa 400 persone senza fissa dimora e immigrati senza copertura sanitaria.
Il progetto “Risparmio in pillole”, nato sulla scorta dell’esperienza della Fondazione “Gigi Ghirotti” di Genova, rappresenta dunque un esempio di come il settore pubblico, il no profit e il profit possono collaborare. “I risultati raggiunti in questi mesi – ha spiegato il primario dell’hospice Carla Longhi – sono davvero eccezionali. Tutti gli attori coinvolti sono riusciti a coniugare i valori della solidarietà e del risparmio. La nostra idea è partita dal desiderio delle famiglie di donare i farmaci secondo un protocollo che ne garantisce la tracciabilità. Un sistema informatico dedicato consente di avere in tempo reale formulazione e giacenza e avvisa quando il farmaco è in scadenza per avere sempre la massima sicurezza”.
Fondamentale il lavoro dei volontari del Mantello: “Ciò che ci teniamo a sottolineare è l’impatto etico, culturale e formativo del progetto. I farmaci – ha spiegato la presidente Enrica Colombo – possono essere donati dai parenti dei pazienti che hanno usufruito delle cure palliative domiciliari al front office del Mantello, aperto dal lunedì al sabato mattina, che si trova all’ingresso dell’hospice. Una volta alla settimana una farmacista del Sant’Anna, Marica Carughi, si reca a Mariano per la validazione dei farmaci e la catalogazione. I volontari provvedono poi a conservare i medicinali in un luogo appropriato e sicuro e i medicinali vengono resi riconoscibili dal timbro dell’associazione posto sulla confezione”.
Non possono essere accettati i farmaci che prevedono la conservazione in frigorifero, in quanto non vi può essere certezza che siano state osservate le precauzioni richieste.
“Ci siamo posti come primo obiettivo un risparmio del 5% – ha aggiunto la Longhi -, ma siamo arrivati al momento al 20%“. Insomma, una partnership virtuosa che evita sprechi”.
L’iniziativa è stata sottoposta alla valutazione dei pazienti che ne usufruiscono e dei loro familiari tramite un questionario di customer satisfaction. Coloro che hanno risposto hanno sottolineato l’importanza degli aspetti solidali, educativi ed economici (63%), evidenziando tra questi come significativo l’andare in aiuto ad altre persone (22%).